Bookeater Club di Zelda Was a Writer – Milano

A Milano c’è un posto magico dove i lettori di tutta Italia possono incontrarsi per sognare e riflettere sui libri che hanno letto, il tutto sotto la guida di una donna straordinaria che riesce a tenere viva l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine.
Sto parlando della Galleria Rizzoli dove una volta al mese Camilla di Zelda Was a Writer intrattiene un folto gruppo di accaniti lettori, riflettendo sulla lettura di un libro prescelto. Ho partecipato all’incontro del bookeater club di Giugno relativo al romanzo “Un complicato atto d’amore” di Miriam Toews, edito da Marcos Y Marcos, e sono rimasta entusiasta dall’atmosfera costruttiva di reciproco scambio e di condivisione che si è creata nella sala della Galleria: ognuno era libero di esprimere ciò che ha ricavato dalla lettura del libro, apportando la propria opinione personale e inducendo alla riflessione gli altri partecipanti. Camilla ha riassunto il romanzo e ha presentato, con una precisione e una simpatia rara, una carrellata di temi fondamentali che la Toews affronta.

Un complicato atto d’amore” è un romanzo di formazione che racconta la storia di Nomi, una ragazza che vive insieme ai genitori e alla sorella maggiore in una comunità religiosa mennonita. Un giorno la sorella Natasha scappa di casa insieme al fidanzato e, qualche mese dopo, anche la madre di Nomi sparisce senza nessuna spiegazione apparente. Nomi e il padre si ritrovano da soli in una casa semivuota, dove anche i mobili iniziano a sparire giorno dopo giorno. In questo momento doloroso, Nomi sembra perdere la retta via: frequenta Trevis, inizia a farsi le canne, si rasa i capelli, decide di non rispettare più le regole e cucina cene in ordine alfabetico.

Il libro si sofferma sul delicato rapporto tra padre e figlia, caratterizzato da una sorprendente tenerezza che si manifesta in piccoli gesti quotidiani di rispetto e timidezza, come dialogare attraverso bigliettini sparsi in cucina piuttosto che guardandosi negli occhi.

Il titolo si riferisce all’abbandono e al “lasciar andare” come atto doloroso d’amore: è forse uno dei pochi romanzi che mette in luce così bene quanto anche l’assenza, e non soltanto la presenza, possa essere una manifestazione d’amore. Anzi, a volte lasciar andare chi si ama, liberarlo, è proprio la dimostrazione più grande d’amore che si possa dare.


Camilla ci ha inoltre regalato una piccola perla: una video-intervista dell’autrice che risponde ad alcune domande dedicate al gruppo di lettura. La Toews ha consigliato a tutte le Nomi di oggi di avere speranza, incitandole a vivere nel mondo che, nonostante spesso sembri un posto terribile, è in realtà un luogo accogliente dove è possibile sperimentare la gioia. Bisogna avere fiducia in sé e negli altri, bisogna raccontare la propria storia secondo il proprio punto di vista perché non esiste una sola verità ma tanti finali.

A Milano ho avuto il piacere di alloggiare, grazie ai suggerimenti di Camilla e delle sue amiche, al Gogol Ostello.

Al Gogol Ostello è possibile sedersi al bar o nelle sale comuni a leggere un libro.
Il Gogol è un simpatico ostello dove è possibile dormire circondati dai libri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho colto l’occasione di questo viaggio fuori porta anche per girare per librerie, in particolare ho apprezzato molto la libreria Verso Libri, in Corso di Porta Ticinese 40, dove si può bere un caffè o mangiare un dolce sommersi dai libri.

E la Libreria del Mondo Offeso in Piazza San Simpliciano 7.

Ovviamente non potevano mancare degli acquisti libreschi e la foto di rito al Duomo.


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