“Fiabe così belle che non immaginerete mai”, di Ivano Porpora

“Se devi fare dei sogni, falli grandi.”

Ho avuto l’occasione di trovare Fiabe così belle che non immaginerete mai di Ivano Porpora allo stand della casa editrice LiberAria, durante il Salone del Libro.

Questa piccola perla racchiude una raccolta di fiabe moderne, destinate ad un pubblico di ogni età, che iniziano con “C’era una volta in un reame lontanissimo” e dove tutto può succedere.

I protagonisti sono bambini, donne bellissime, ortolani, farmacisti, uomini bruttissimi, fattori, eroi non convenzionali che fanno ciò che desiderano, compiono le azioni più strane e si ritrovano in situazioni quasi assurde ma sempre per uno scopo.

Tra queste pagine troviamo il bambino che leggeva i romanzi ai sordi, la donna che cercava i sorrisi con il retino, la donna bellissima che si innamora perdutamente dell’uomo bruttissimo, il bambino che recapitava messaggi d’amore, il distributore di sogni, cuori che perdono colpi e tanti altri personaggi.

Tra umorismo e immaginazione, si trovano sempre tre morali: alcune ironiche che fanno sorridere il lettore e una reale, un messaggio sincero e profondo che l’autore vuole trasmettere: piccole pillole di saggezza sotto la maschera del sorriso, dedicate a chi ha ancora voglia di sognare, a chi non vuole arrendersi e a chi, nonostante tutto, non ha perso la speranza.

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“-Ho paura-, fece a Sabbia. Lei disse: -Tutto quello che accadrà, accadrà per spaventarti. Ma tu continua ad accettarlo, e tienimi sempre la mano.”

“Da quel giorno, la Donna che cercava la Bellezza diventò la Donna che cercava sorrisi con il retino. E la gente la bellezza può anche provare a stiparla; ma quando ti passa davanti un sorriso sdentato, puoi anche fare il broncio ma il tuo sorriso deve scegliere se volare nel retino o andare via.”


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